Il bonus ristrutturazione 2022 è un incentivo per coloro che effettuano lavori di tipo edilizio in un edificio abitativo.
Si tratta di una detrazione del 50% sull’IRPEF, fino a massimo 96.000 euro di spesa per interventi di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria.
Spetta l’agevolazione fiscale del bonus ristrutturazione 2022 a:
gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari;
i lavori di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali;
quelli necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
i lavori relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali;
quelli finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche (ascensori e montacarichi);
i lavori per la realizzazione di ogni strumento di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap;
quelli di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici,
i lavori relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (furto, aggressione, sequestro di persona);
quelli finalizzati alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, al conseguimento di risparmi energetici, all’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici;
gli interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente.
Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori è possibile considerare anche le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse; le spese per la messa in regola degli edifici (impianti elettrici e a metano); spese per l’acquisto dei materiali; il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti; le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi; l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie d’inizio lavori; gli oneri di urbanizzazione.
Gli interventi di manutenzione ordinaria sono dunque ammessi all’agevolazione solo quando riguardano le parti comuni (condomini). In tal caso, la detrazione spetta a ogni condomino in base alla quota millesimale.
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